La leadership nello Studio medico

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Leadership nello Studio medico dentistico

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La leadership nello Studio medico: i 4 consigli di Ideandum

Tu, titolare di uno Studio medico o dentistico, ti definiresti capo o leader? Non è facile gestire un team, guidare uno staff o dare l’esempio ai propri collaboratori. Non si nasce leader, lo si diventa. Continua a leggere l’articolo e scopri i 4 consigli di Ideandum sulla leadership.

1- Guida il tuo team

Dotato di carisma e di empatia, il leader è propositivo, autorevole e capace di guidare e motivare il proprio team. E non intendiamo solo lo staff medico, ma anche la segreteria dello studio, l’amministrazione e tutti i collaboratori esterni. Un buon leader, inoltre, promuove lo sviluppo delle potenzialità e mobilita le risorse per il raggiungimento degli obiettivi prefissati.

Essere alla guida di un team non è semplice: hai una grande responsabilità, devi gestire momenti difficili e prendere decisioni strategiche impegnative, sempre con il timore di sbagliare. Essere un leader è, quindi, un dovere, ma anche una sfida: riuscire a diventare un leader rispettato, tuttavia, è una grande soddisfazione e ti ripagherà di tutti gli sforzi compiuti.

2- Leadership significa essere causativo

Partiamo da una definizione: le persone causative sono coloro che non incolpano le circostanze, le condizioni o gli avvenimenti esterni per l’esito delle proprie azioni. Il concetto è molto semplice: è fondamentale accettare di essere responsabili delle proprie azioni e dei comportamenti che ne derivano, di porre noi stessi il centro del nostro mondo e la causa primaria dei nostri problemi. 

La causatività è una caratteristica fondamentale per ogni leader.

Facciamo un esempio pratico, una situazione comune e quotidiana che si potrebbe verificare, ogni giorno, all’interno del tuo Studio.

Immagina di chiedere alla tua segretaria di chiamare tutti i pazienti dormienti che ci sono nel database. Dopo qualche mese, le chiedi se ha portato a termine il lavoro, e lei risponde di sì. Tu, tuttavia, non hai notato maggior affluenza nella sala d’attesa, non hai riconosciuto vecchi pazienti o trovato la tua agenda più fitta di appuntamenti. Chiedi dunque alla segretaria quanti appuntamenti è riuscita a fissare grazie ai recall dei pazienti dormienti: la risposta è nemmeno uno. Tu, infatti, le avevi detto di telefonare ai pazienti dormienti: avresti dovuto, in realtà, affermare “è tua responsabilità riportare una percentuale di pazienti dormienti nello Studio”. La segretaria non ha sbagliato, ha fatto  esattamente ciò che tu le hai chiesto: ha telefonato ai contatti del database, nulla di più. 

In questo caso, un leader causativo si prende la responsabilità dell’errore e capisce come migliorare.

3- L’importanza del feedback

Conosci lo scopo di un feedback? Nutrire la persona affinché cresca, maturi e si evolva.

Vediamo, ora, le caratteristiche principali di un feedback efficace:

  • In primis, un feedback deve essere costruttivo: fornirlo con lo scopo di demoralizzare un collaboratore, che senso avrebbe? Lo scopo del feedback è quello di far crescere la risorsa!
  • Evita feedback troppo generici, non sono d’aiuto al ricevente e riducono il suo grado di apprendimento.
  • Attenzione a calibrare le informazioni. Quando sono troppo minuziose, il feedback può risultare troppo dispersivo e distogliere l’attenzione dagli aspetti importanti.
  • È opinione diffusa che sia meglio dare feedback frequenti. In realtà, fornirli troppo assiduamente, potrebbe impedire al ricevente di metabolizzare le nuove indicazioni.

4- Impara a delegare

La delega è un rischio o un’opportunità di miglioramento? Può essere entrambe le cose, dipende, infatti, da come viene gestita.

Noi di Ideandum abbiamo collaborato con più di 800 Studi e abbiamo constatato che uno dei problemi più comuni dei titolari è legato al tempo: non si fidano dei loro collaboratori e, quindi, si prendono a carico tutte le attività extra cliniche dello Studio. Il risultato? Passano la maggior parte della loro giornata nello Studio e, il poco tempo libero che rimane, non è sufficiente per coltivare le passioni o dedicarsi alla famiglia.

La capacità di delegare è una vera e propria abilità che va, in primo luogo, imparata e, in secondo luogo, coltivata e utilizzata costantemente. In sintesi, potremmo affermare che il successo di un leader è direttamente proporzionale alla sua capacità di fidarsi dei suoi collaboratori e, di conseguenza, di delegare loro funzioni importanti.

Ma come si fa ad iniziare a delegare? Si può partire dalla delega di alcuni compiti e poi ci si deve sforzare di lasciarli gestire in autonomia ai nostri incaricati.

Naturalmente, queste risorse andranno via via formate in relazione alla funzione che stiamo loro affidando, in modo che diventino col tempo totalmente autonome e sicure nella sua gestione.

Vorresti altri consigli sulla Gestione delle Risorse Umane? Allora scopri la nostra news: “Segreteria dello Studio dentistico: istruzioni per l’uso” 👇

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